I sensi.
La cerimonia è conclusa da poche ore e dopo al nostro saluto, avvenuto pochi minuti fa, sono sommersa da sensazioni indefinibili.
Mi commuovo.
Credo che sia uno stato di delizioso abbandono, di contemplazione adorante alla vita, anche a quella che ho appena abbandonato.
Sono stata traghettata in questa altra esistenza dalle mie sorelle e dal mio amato fratello.
Osservo il mondo con occhi nuovi, è come se vedessi minuscole particelle danzare nell’aria che mi circonda.
L’aria profuma.
La mia stanza, che mi era infinitamente familiare è ora territorio di scoperta.
Sospiro portandomi una mano al petto, voglio sentire se il mio cuore è ancora in quel posto o se ora sono una creatura priva di cuore.
Lo sento, pulsa batte ma non è più lui.
La luna è oramai pallida, l’alba irradia i primi pallidi raggi ed io mi abbandono sul mio letto, attenderò la notte.
Nel ristoro di questo ambiente a me caro, provo a raccogliere idee e pensieri, conscia di non essere più Lisa.
La luce dell’alba attraversa le imperfezioni delle imposte e mi trovo a fissare ciò che un tempo mi era gradito con un poco di paura.
Cosa mi farebbe il sole ora?
Non voglio pensarci e sdraiata mi sorprendo a fissare il soffitto, alla ricerca di un naturale sonno, ma anche di questo non ne ho più bisogno.
Cosa è ora il sonno?
Sarò come morta?
Non sono mai entrata nelle stanze dei miei fratelli durante il loro riposo e le lunghe e solitarie ore diurne le trascorrevo nel piacevole rifugio della biblioteca, dove a volte nelle giornate di pioggia, buie e cupe, incontravo gli ospiti più famigliari.
Una di quelle pallide e bellissime presenze è l’immortale Deianira, nome di gran fascino e carattere dolcissimo.
Lei al mio pari ama la lettura e io da mortale godevo della sua tranquilla presenza in quelle ore.
Incapace di farmi raggiungere dall’amico Morfeo decido di riportare alla mia mente le fasi della mia appena avvenuta trasformazione.
…Dopo al morso di Stephan mi sento debole e frastornata.
Il mio amato fratello mi ha accompagnata nel salone, per allontanarsi alla ricerca della Principessa Patty e di Keinali; vuole dirglielo lui.
Gli ospiti sembrano non accorgersi del mio pallore e della mia debolezza, il mio cuore batte affaticato e sento freddo, misto ad un poco di paura.
La prima a raggiungermi è Keilani; i suoi occhi brillano gioiosi e mi raggiunge prendendomi entrambe le mani.
Con gentilezza mi abbraccia, poi mi sussurra
-ho saputo Lisa è meraviglioso!-
Sobbalzo, un leggero capogiro mi pervade.
Speranzosa le sorrido e lei prosegue il suo monologo:
-sei una fifona coraggiosa!
ricordi quando progettavamo la cerimonia?
ricordi cosa ti dissi?
sapevo che Stephan aveva il diritto e il desiderio di essere lui a morderti... e sai un'altra cosa?
una piccola parte di me è stata felice dei problemi sorti, che hanno impedito la nostra cerimonia.
perchè sentivo quasi di usurpare qualcosa che era suo!
e poco fa,quando mi ha confidato cosa era accaduto tra voi, ne sono stata immensamente felice!
lui che temeva che mi sarei dispiaciuta!
mai!
è perfetto!
così doveva essere!
e vi amo entrambi infinitamente!”-
Le sue parole sembrano portare un poco di ossigeno ai miei polmoni, contemporaneamente, quasi come un riflesso condizionato la mia mente si domanda se io ora ho bisogno dell’ossigeno.
Keilani mi sorride, le sue labbra dischiuse mostrano le punte dei canini; subito dopo, euforica mi ha abbracciata forte e mi ha sussurrato nell’orecchio:
-sei una persona speciale, grazie di essere come sei –
Anche senza vederlo, sento che Stephan è nuovamente nella stanza; come una leggera corrente elettrica attraversa i miei sensi.
Sembra che anche Keilani lo abbia sentito, perché si volge nella stessa direzione dove anche io ora guardo.
Il principe è immobile a pochi passi da noi, solenne ed intenso, in attesa di sapere da Keilani la sua opinione sul cambio di programma.
Keilani, la dolce e taciturna vampira è colma di tenere parole per entrambi; all’amato fratello dichiara:
-Stephan... a te che devo dire? .... sei l'unione perfetta tra bianco più puro e luminoso e il nero più oscuro e profondo... si uniscono in te in modo totale, armonico e sublime senza MAI prendere le sfumature tetre e scontate del grigio!
Keilani ci abbraccia entrambi con trasporto, per poi allontanarsi.
Vuole preparare tutto per questa notte.
Mi carezza con tenerezza la gola, il collo e salutando si allontana.
Il fatto che lei abbia accolto la notizia con tanta gioia mi rallegra, anche se la spossatezza è tanta.
Stephan si allontana nuovamente e non mi dice se ha avvisato anche la principessa. In cuor mio temo che lei possa non gradire il cambio di programma.
Come se io l’avessi invocata, ecco che arriva.
Rabbrividisco e per quanto io la ami, temo che possa scoprire qualcosa che non le piaccia.
Mi si avvicina sorridente, allargando le braccia in un accogliente abbraccio a me dedicato.
Le vado incontro ma vedo la sua espressione farsi seria, guardinga e tra i denti, improvvisamente esposti sussurra dura:
- non lo so.....c'è qualcosa che non mi quadra oggi.....-
rabbrividisco, ma coraggiosamente le domando, fissandole il bel volto cosa la disturba e lei secca risponde:
-sento un strano odore provenire dalla tua carne.....
La mia mente viene attraversata da un presentimento, la mia schiena da un brivido e timidamente provo a capire quanto lei sia vicina alla scoperta:
-quanto strano?!
Ancora vaga risponde:
...molto strano.....
Sentendomi molto piccola e molto fragile, provo a tergiversare domandando :
- ma strano, strano?!
Ora lo sguardo si fa di fuoco, diretto e duro.
I canini esposti e la posizione un poco felina.
La sua voce è una lama, mentre sibila:
-no cara......anche i tuoi occhi sono strani...mi devo arrabbiare Lisa? –
Atterrita vedo la mia amata sorella in tutta la sua natura di vampiro.
I denti sono spaventosamente minacciosi in questo momento, ma la voce che scaturisce dalle belle labbra è fredda e calma, mentre continua:
-che dobbiamo fare Lisa?.....non mi devi dire niente?!
Tremo, lo stato di spossatezza è totalmente svanito, soverchiato dalla disperazione.
Il viso della mia dolce sorella è oltraggiato e ferito e temo di esserne io la causa.
Boccheggiando sussurro:
-certo che ti voglio dire qualcosa....
Anche se questi sono i miei ultimi momenti come mortale, se sento che il mio corpo lotta per mantenermi cosciente, trovo il coraggio di porre una condizione:
-ma per dirtela......voglio prima che mi abbracci e senti che sono sempre io e che ti voglio un mondo di bene...
Gelidamente mi risponde
-pensi di meritare il mio abbraccio?
Disperata bisbiglio, con un nodo di commozione in gola:
-non ho fatto niente che tu non approveresti...sono stata solo incapace di attendere la cerimonia.
credimi l'unico rammarico che ho è che avevamo parlato tanto della cerimonia e voi eravate entusiaste…-
il suo gesto per azzittirmi è regale ed austero.
I suoi occhi sono fissi nei miei e come un giudice che emette un verdetto domanda autorevole:
- a vedermi così......offesa....arrabbiata.....furiosa.....tradita....dimmi ....come ti senti.......è?
Totalmente sincera rispondo
-sgomenta, disperata ed infelice....
La sua cristallina voce si alza di un tono, in essa sento nuovamente vita:
-sai cosa ti dico?-
Temendo che le sue parole siano qualcosa di definitivo grido spaventata:
- no!! ti prego …ti supplico-
Lei continua spietatamente:
- che sono contenta della tua reazione e sai perchè?
Qualunque mia supplica è caduta nel vuoto ed ora la fisso inerme e preparata alla sua furia
Torna a domandarmi se comprendo la ragione della sua contentezza.
Ormai vinta, domando tetra e cupa la ragione e lei, dopo un attimo di teatrale silenzio sbotta in una risata divertita dicendomi:
-perchè.....vuol dire che il mio SCHERZO......è riuscito....
la guardo basita, incredula, mentre il poco sangue che Stephan mi ha lasciato torna a scorrere, pompato dal mio cuore che quasi si era fermato.
La mia amata sorella mi abbraccia, come a sorreggermi e con dolcezza mi sussurra:
-non mi sarei mai arrabbiata così con te,-
sconvolta ma felice la ascolto dirmi che quando Stephan l’ha informata, lei ha deciso di farmi questo scherzo ma che è felice che tutto abbia avuto inizio in questo modo.
Riprende i suoi teneri modi e mi confida che Stephan temeva che ci andasse pesa nello scherzo, ma che ora mi è vicina e nel dirlo mi abbraccia strettamente.
Dopo un istante di reciproca commozione, mi scosta un poco da lei e divertita dichiara:
- insomma l'unica che non ti ha assaggiata sono io! Ma questa sera alla cerimonia vi porremo rimedio, vero?!
La notte è stellata e la dimora è illuminata a giorno.
Più di mille ospiti festeggiano la nostra famiglia e sono in gran parte immortali.
Dalla finestra delle mie stanze vedo il fermento.
Ho indossato l’abito bianco che mi ha preparato la dolce Keilani.
Mi preparo a scendere, questi sono i miei ultimi gesti da mortale, tra pochi minuti io morirò.
Ho un poco di paura, le gambe mi tremano, ma varco la soglia della mia stanza con passo deciso.
Trovo ad attendermi il mio dolce fratello poeta, mi osserva triste e domanda.
-allora avete deciso?!-
Annuisco e domando:
- mi vorrete ugualmente bene?!-
lui sorride dolcemente e mi rassicura:
-mon dieu, siete mia sorella, vi vorrò sempre bene”-
Altri immortali m’incontrano durante il breve tragitto.
Gabriele, il dolce poeta mi scorta fino al salone, poi posandomi un lieve bacio sulla fronte si allontana cupo.
Tra i presenti ci sono molti immortali che conosco, con cui ho parlato e li vedo osservarmi attenti, mi si avvicina Valery, una delle graziose figlie di Victor Drake, un potente vampiro e mi domanda se mi sento bene.
la bella immortale avverte sicuramente il battito debole ed irregolare del mio cuore, vede il pallore della mia pelle, ma si esime dal domandare. Ciò nonostante sembra sinceramente partecipe. non c’è più tempo per pensare e vedo i miei fratelli che mi attendono al centro della sala.
I loro dolci sguardi sono fissi su di me, come a volermi sostenere.
Keilani mi viene incontro, mi sorride e con lo sguardo m’invita a proseguire nel cammino che ho intrapreso, verso la trasformazione completa.
Per quanto il mio corpo sia pervaso da brividi freddi e stanchissima infinita, avanzo convinta nella loro direzione.
Stephan alza la mano, invitandomi a posarci sopra la mia.
Per la prima volta la sua pelle non mi sembra così fredda.
Con dolcezza sussurra il mio nome, mentre al suo fianco la principessa m’incita dicendomi:
-…tranquilla Lisa, respira forte…fai come ti dice…rilassati…-
I miei sensi sono alla follia, il mio povero cuore mortale allo spasmo.
Ho la piena percezione di ciò che mi accade; è la mia vita che finisce, per farmene intraprendere un’altra di cui la natura io non conosco.
Sono intimorita e alzo lo sguardo in cerca dell’amato fratello, il quale mi viene vicinissimo e con portamento solenne si scopre il bianco avambraccio, guardandomi con intensità.
Mi porge un ditale dalla punta acuminata e mi dice d’incidergli le carni.
Impietrita lo guardo in volto e lui ridendo, solleva gli occhi al cielo e m’incita a procedere.
Lo faccio, l’acuminata punta sembra affondare nel burro e dalle carni fuoriesce un poderoso fiotto di vermiglio sangue, senza farmi più spronare, reclino il capo avvicinandolo alla ferita, le mie labbra si posano su essa e ne avverto il ferroso ed intenso sapore.
Stephan geme di soddisfazione quando con la lingua timidamente lappo e attorno a noi mille e passa vampiri, osservano avvinti.
Senza incrociare il suo sguardo sento che lui mi sta fissando.
Il suo sguardo di fuoco è su di me, mi brucia sulla sommità del capo mentre osserva il mio capo reclinato sul suo braccio.
Incredibilmente ho come un brivido di puro piacere.
Mi ritraggo ed è Kellani a porgermi il suo braccio. Poso il palmo della mia mano sul suo, in senso inverso e le mie dita sono strette intorno all’esile polso.
Il ditale che ora ho indossato sul dito medio è proprio sulla vena, di cui ora ne vedo il percorso con chiarezza e facendo una delicata pressione la sua punta penetra nella nivea pelle, provocandole un fiotto rosso cupo.
Il delicato polso della mia forte sorella è ricoperto dal profumato fluido vitale.
I miei sensi cambiano rapidamente, mi sento eccitata; sono confusa da questo impeto e succhio con ingordigia, Keilani geme e nei suoi occhi si accende la stessa bramosia.
Quando mi discosto da lei e il mio viso è all’altezza del suo le sue mani si posano sulle mie spalle e avvicina le labbra alla mia gola, sprofondando i denti nello stesso punto dove Stephan mi aveva morso poche ore fa.
Il dolore mi stordisce e chiudo gli occhi qualche istante, prima che un languore sereno mi pervada,
la piccola mano della mia amata sorella è stretta sulla mia nuca, sorreggendomi mi stringe e se e beve, beve, fino a che staccandosi mi sussurra:
-vita mia, sorella immortale-
Infine si fa avanti Patty.
Il suo sguardo è amorevole e orgoglioso, ha guardato Keilani nutrirsi di me e una lacrima di gioia le solca il volto d’alabastro.
La vita mi sta velocemente lasciando e lei mi vede pronta.
La guardo e la vedo magnificamente regale, la nivea pelle mi attrae, vedo attraverso l’alabastro le delicate vene; mi sento pronta e desidero quel sangue.
La mia bocca si apre e la stringo come una morsa, affondando i miei denti mortali, colma di bramosia.
Beatamente succhio e deglutisco, attingendo da lei.
Stephan osserva serioso e gode il momento.
Lisa, la loro tenera sorella mortale sta morendo e lui osserva la sua totale trasformazione dell’anima.
Stravolta dalle emozioni e da un torpore improvviso, mi sento mancare.
Amorevoli e gelide mani mi sostengono, evitandomi così una caduta. Le amate voci mi confortano dicendomi :
-presto tornerai amata sorella….-