Mentre Elizabeth stava lottando contro il suo demone, intento ad impossessarsi e portar via il suo cuore...dalla parte opposta, rimbombanti clamori ed urla agghiaccianti provenivano dalle stanze della principessa, in quell’ormai desertico edificio che era la sua casa, la Dimora…
Un'altro demone lottava per portar via ad un'anima guerriera e dannata la sua passione...la passione con cui aveva vissuto e portato avanti, ogni suo progetto comune con la Dimora, dividendolo con i suoi fratelli Wolf, Liz e Kei...la passione per un progetto d’amore...la passione tramutata in poesia e tormenti, che allietarono le sere in compagnia di dimoranti ed amici...la passione che la portò alla vittoria di guerre e faide.
Nella sua stanza affannata con in mano la sua Katana, sanguinante ma non dolorante, se non nell’animo (dolore ben più straziante), lottava contro quel demone che beffardo ghignava, fissandola gelidamente...si nutriva di lei, dei suoi sentimenti, delle sue paure, dei suoi timori...ma seppur guerriera, seppur vincitrice di mille crociate ora un tormento ed un timore si affacciavano in lei...non sapeva se sarebbe riuscita ad uscirne salva...con il suo cuore, la sua anima la sua mente e la sua passione ancora racchiuse in quel corpo di delicata donna, ma anche di famelica vampira...
Nel tempo molte nuove anime si sono aggiunte al suo fianco, sostenendola il quel tragitto erto di ostacoli, molte altre hanno voltato lei le spalle, gettato calunnie, infamie ed infangando di lercio marciume le sue vesti…molte altre l’hanno abbandonata godendo di piaceri e parole altrui, incantate da musiche celestiali che contrastavano con la sua demoniaca natura, ma che celavano zombi con carne a brandelli per i troppi e vani tentativi di uccidere quella passione…
Lottava, sanguinava…sferrava i suoi colpi contro quel demone assassino e distruttore dei suoi sogni...sola non poteva contare sull’aiuto di Wolf…in tutte le lotte al suo fianco…non poteva contare sulle parole confortanti di Elizabeth, anch’essa intenta a sconfiggere il suo demone...non poteva contare sulla sagacia di keilani...ritiratasi in altri lidi.
Sola…come non lo era mai stata doveva affrontare il suo peggior nemico…
balzò su di lui ruggendo come mai prima, con tutta la forza e tutto il dolore che aveva dentro…un ruggito che fece tremare le mura circostanti…lo colpì, lo ferì, ma lui con un colpo secco al costato la scaraventò contro la vetrata della sua stanza che andò in mille pezzi…schegge di vetro, macchiate di caldo nettare scarlatto, sul suo corpo risplendevano come diamanti, illuminati dai raggi della luna, che silente osservava lo scadimento della sua adorata Figlia…non poteva cedere, non voleva perdere così la sua passione, non sarebbe mai stata sua.
con i muscoli frementi ed i canini grondanti del suo stesso sangue si alzò nuovamente poggiandosi ad un tavolo…raccolse tutte le sue forze, correndo verso di lui urlando, ringhiando, la spada puntata in direzione del cuore, il demone la osservava, ghignava malefico…aprì le braccia quasi a ricevere beffardamente in modo amorevole la sua vittima, con un balzo fu di lui…occhi negli occhi….corpo sul corpo….fuoco nel fuoco…un bagliore….poi…il buio.