TRAFITTALuna, Tenebre, Nebbia, Oscurità
Il mio ambiente, la mia Dimora
Luoghi in cui vago e mi addentro
In meandri e affascinanti scorci
Il silenzio interrotto solo da
Ululati e grida infernali
Demoni che saziano la loro fame
Vittime che cedono la loro mortalità
Divago in questi luoghi a me familiari
Io sono come loro, fiuto il sangue della preda
Ne pedino le orme, ne traccio il cammino
Ne premonisco il destino…
mi fondo col buio, in attesa che sorga il sole
Calmo la mia mente predante al gelo
Anelando il liquido caldo e denso
Fonte di quell’effimera vita che mi appartiene
Le mie fauci ancora ricordano l’ultimo pasto
Sangue rappreso sulle mie labbra
ne è testimonianza evidente, il suo cuore
ancora risuona nei miei ricordi…
arrogante e presuntuoso, era come me
anima dannata, fiutava il suo simile
affascinante.. mi colpì con la sua arma..
trafitta dalla lama, scarlatto sangue
sgorgò dal mio petto…
demoni oscuri ne fuoriuscirono
riversandosi nel mondo terreno
da quell’inferno che è il mio cuore..
gli dissi: assorbi la mia dannazione
e sarai per sempre MIO…
dal suo consenso e dal suo bacio..
fui TRAFITTA.