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 Antico sogno (seconda parte) il segreto svelato

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MessaggioTitolo: Antico sogno (seconda parte) il segreto svelato   Antico sogno (seconda parte) il segreto svelato Icon_minitimeMer Dic 19, 2012 5:31 pm

Antico sogno (seconda parte) il segreto svelato Moonli10

Patty Tepesh Dracul
Nuove tenebre avvolgono la Dimora della Principessa, una fitta nebbia sembra volerne celare ogni particolare, tutt’intorno regna il silenzio, talvolta interrotto solo da qualche lontano ululato, o grida di Anime dannate intente a soddisfare la loro nefasta natura.
Lei, adagiata comodamente sul divano, fissa in placida tranquillità le fiamme del camino, i piedi nudi sono poggiati su un tappeto di folta bianca lana ed in mano stringe delicatamente un calice di scarlatto nettare, non sarà dedita alla caccia in questa notte, il suo sguardo è fisso, immerso in pensieri e domande a cui deve dare risposte, la memoria cerca, indaga, scardina cassetti, varca antiche soglie alla ricerca di eventi e di scene di un passato fin troppo lontano, ma che prepotente l’ha travolta, scuotendo la sua anima ed il suo cuore.
Dalla sera precedente, in cui il suo amato guerriero le ha confessato la sua immortalità, non è riuscita a pensare ad altro, chiedendosi ripetutamente il perché ed il come sia potuto accadere tutto questo…ad un tratto, il rumore della porta che alle sue spalle si apre, la desta dal torpore…non si volta per controllare chi sia entrato nelle sue stanze…lo sa, sente la sua Anima…è il momento delle risposte….

Alexander Vayda
*Entra rapido e la stringe da dietro la schiena...la sua mano decisa le accarezza il fianco e poi sale lungo tutto il corpo soffermandosi a sfiorare da sotto il vestito il seno, mentre lei sospirando e ...inarcandosi lievemente quasi di scatto con la sua mano cerca di abbracciarne il bacino, senza riuscirvi...lui continua baciandola delicatamente, risalendo dietro l'orecchio, facendo percorrere lievemente alla punta della lingua affilata e dura, il collo e la pelle di lei, affondando il naso nei suoi capelli neri corvino e aspirandone l'intenso profumo....si stacca da lei e va verso l'ampia finestra...*.
Buona sera amore... *si sente tranquillo, ormai senza maschera. Senza ancora guardarla, il suo sguardo è altrove...sembra rivolto alla luna, alla sua forza neutrale e impersonale che non lo giudica e non lo condanna, ma si limita ad accettare la sua esistenza, le profondità più buie del suo essere*....

Patty Ţepeşh Dracul
‎*estasiata dal quel tocco e felice per la sua presenza, si porge in avanti poggiando sul tavolo il calice...con un sospiro, volge lo sguardo verso di Lui, i riflessi selenici illuminano quel corpo forgiato da mille battaglie, impavido guerriero, che fino ad allora con la sua forza ha saputo difenderla, e con il suo cuore amarla....
si alza e con passo lento, senza mai distogliere lo sguardo, lo raggiunge, accarezzandogli il braccio guarda anch'essa fuori*....

- La Luna è al massimo del suo splendore, questa notte le creature dannate avranno luce per i loro occhi.....

*volge il suo sguardo su di lui mentre le labbra si tendono in un dolce sorriso mostrando la sua natura vampirica*

Alexander Vayda
Amore...è così dolce e ammaliante il tuo sorriso. Io non ti difendo, ma siamo noi a difenderci e ad attaccare ...*Le accarezza le guance e con il pollice percorre le sue labbra, gli angoli della bocca sfiorando la visibile e lucida dentatura*

Vedo una luna sorgere a oriente. La vedo sorgere a occidente. Guardo queste due lune muoversi incontro al mio cielo gelido e nero; presto una passerà dietro l’altra ed entrambe continueranno il loro cammino... oltre i miei occhi oltre i miei sensi infuocati...

Ero su Marte, a milioni di chilometri da casa. Fragili membrane di tecnologia terrestre mi proteggevano dal micidiale freddo senza ghiaccio del rosso deserto marziano. Mi proteggevano ma io non potevo andarmene, perché la nostra astronave aveva subito un danno irreparabile. “Non tornerò mai più sulla terra, non rivedrò mai più i miei amici, né la mia adorata Patty, la sua famiglia, suo padre che penserà chi io sono un traditore, i luoghi che ho lasciato... pensavo...angosciato!!!



Patty Ţepeşh Dracul
è vero....*lo fissa*....ci difendiamo....ma fino a l'altra sera ero convinta di essere io a dover difendere te, seppur tu abbia dimostrato più di una volta din non averne bisogno...il tuo coraggio non aveva nulla da invidiare ai più forti immortali...questo almeno ai miei occhi inconsapevoli di quel che realmente eri....
*si scosta leggermente per poi dirigersi nuovamente verso il camino acceso, la legna scoppiettante alimenta le fiamme donando all'incarnato della principessa, un colorito quasi naturale...vivo*

Alexander, dimmi......cosa accadde, perché sei andato via?
cos'è successo?....Mi parli di pianeti lontani, astronavi...mi sembra così assurdo...eppure....

*per un momento pensa al suo fratello Dex Skelter, l'unico vampiro proveniente da un mondo diverso, lontano galassie, ma sempre vicino al suo cuore*...

eppure....forse non così strana....ho molte domande a cui vorrei tu rispondessi....voglio conoscere al tua storia...
e sopratutto vorrei sapere come hai fatto a ritrovarmi dopo quasi 400 anni?....quando ti conobbi eri un essere mortale, come me, ma non come mio padre, che dell'oscurità ne aveva già fatto la sua vita.....

*chiude per un momento gli occhi ripensando a quel periodo, fin troppo lontano, ma al contempo fin troppo vicino....gli tende la mano invogliandolo a seguirla sul divano*....

Vieni mio caro...abbiamo molto di cui parlare....

Alexander Vayda
Ascolta, allora. Nel 1470 l'ultimo lembo dell'Impero Bizantino, Costantinopoli, cadde in mano ai turchi. La Jihad, la guerra santa iniziata alla morte di Maometto, arrivò in Europa per rimanervi fino alla vittoria totale dell'Islam. I cristiani di Grecia, Serbia, Bosnia, Albania, Romania, Bulgaria, Ungheria e di tutte le terre di Asia Minore dovevano essere sottomessi alla legge musulmana…

Vent’anni dopo, io ero il comandante delle truppe di tuo Padre. Il 31 agosto di quell'anno, in una giornata dal caldo allucinante, ci fu la sanguinosa e ultima battaglia. Noi eravamo appena un migliaio di uomini e non bene armati.

I Turchi, ormai giunti a pochi chilometri da noi, si disposero a mezzaluna, schierando 274 divisioni, di cui 215 a piedi e il resto a cavallo. Avevano 750 cannoni. Il centro musulmano, al comando di Mehmet Alì Pascià, era presidiato da 96 uomini. Di fronte a noi era Muhammad Saulak, detto anche Maometto Scirocco, governatore dell'Egitto…nel suo accampamento sventolava un enorme vessillo verde su cui era stato scritto 28.900 volte a caratteri d'oro il nome di Allah. La morte ci attendeva terribile e sicura…

Ancora il 6 luglio, il cardinale Espinosa, ministro del Re di Spagna, aveva fatto sapere ai nostri ambasciatori Cavalli e Donà che solo la conclusione di un patto a Roma, detto Lega, potesse far sì che gli spagnoli salpassero da Messina per congiungersi con la flotta veneziana e accorrere in nostro aiuto contro i turchi.
Ma si era ormai perso troppo tempo e le solite rivalità fecero naufragare la Lega e quindi noi fummo lasciati da soli a far fronte all’immenso esercito musulmano.

Quel giorno caldissimo, i turchi con un rumore assordante iniziarono ad avanzare suonando timpani, tamburi, flauti. Il vento ci trasportava l’odore dei loro cavalli e perfino della loro pelle, mentre noi restammo immobili e terrorizzati nel più assoluto silenzio.

Quando le prime armature turche giunsero a tiro di lancia noi ammainammo le bandiere e io, innalzando lo stendardo con l'immagine del nostro Regno, scambiando uno sguardo d’intesa con il principe tuo padre, che sopra il suo cavallo nero aveva uno sguardo tetro e più concentrato che mai, ordinai con un grido terribile la carica…ben sapendo di condurre tutti al massacro...ma poco importava: ormai il nostro destino sembrava segnato e la morte sarebbe stata una fine migliore rispetto a finire ancora vivi tra le mani dei nemici.

Proprio mentre la battaglia infuriava e mentre vedevo i miei uomini cadere come mosche sotto il tremendo impatto della carica dei turchi, una luce abbagliante si scatenò al centro del campo…quasi mi accecò…e io pensai fosse l’armatura splendida del loro capo che rifletteva i raggi del sole…mi avvicinani per affrontarlo, ma dal bagliore improvvisi fuoriuscirono due esseri assolutamente strani, di fattezze mai viste e mentre ancora mi domandavo chi essi fossero, persi i sensi, fui preso da loro e presto trasportato.

Quando riaprii gli occhi ero in orbita e vedevo dallo spazio, attraverso l'oblò di una astronave, la rotonda Terra!!!
Ero ancora vivo? E chi erano questi esseri che mi osservavano curiosi ...dove stavamo andando?

Patty Ţepeşh Dracul
*sconcertata ascolta le sue parole, mentre i pensieri la riportano all'epoca*...

si, ricordo quel periodo oscuro del nostro Regno, seppur io fossi giovane e mia madre non più in vita, ricordo benissimo le crociate che mio padre fu destinato ad affrontare..inesorabili vittorie per lui, ma non senza perdite per i suoi uomini...
ricordo Alexander, anche se ancora non del tutto chiaro...

fu per colpa dei turchi e delle loro menzogne che la mia famiglia venne colta dalla disgrazia, mia madre si suicidò, convinta di aver perso il Principe suo marito, caduto in battaglia, mentre mio padre, ancora vivo stava rientrando a palazzo.....il dolore che ci colpì fu devastante, a tal punto da rendere lui il figlio e Signore delle Tenebre che oggi tutti conoscono....e me *per un attimo distoglie lo sguardo*.....e me non più la donna che conoscesti allora....*sospira*......

ma nulla da parte di mio padre mi fu mai raccontato di questa storia.....nulla mi fu mai detto...io non seppi più nulla di te, che fine avessi fatto..la mia mente pensò a tutto...alla morte...e perfino al tradimento....pensiero che accomunò anche mio padre.......
....Spazio?...ti portarono nello spazio?

*si alza di scatto e d impugnando la spada con velocità punta la lama collo del guerriero ringhiando*....

QUALI ASSURDITA' VAI BLATERANDO!!!!........
cos'è non hai il coraggio di dire che hai meschinamente tradito mio padre? magari vendendoti al nemico e di conseguenza lasciato me?.......devo forse credere che esseri di altri pianeti ti hanno rapito?......RISPONDI!

Alexander Vayda
*Ecco la prima delle innumerevoli prove che dovrà superare..la strada della verità è irta di pericoli e quasi si pente di averla intrapresa. La fissa con intensità e occhi supplichevoli*.
Si Patty..so che sembrerà assurdo ma è proprio così..., credimi, come pensi che un mortale come me sia potuto sopravvivere tanto a lungo?

Fui rapito e trasportato su una nave volante. Dapprima restai legato mentre quegli strani esseri con un enorme occhio al centro della testa e mani affusolate come cacciaviti mi osservavano, prelevando di tanto in tanto parti del mio sangue. Un giorno mi slegarono e mi consentirono di muovermi per l'astronave... poi presi pian piano confidenza ma non capivo nulla del loro astruso linguaggio...finché una volta approfittai di un momento di libertà, ero lontano dal loro sguardo, e mi strappai dalla bocca il dente d'oro dove avevo conservato la polvere di veleno che tuo padre mi aveva dato per usarla in caso di estremo bisogno, anche in caso di sua ira verso di me...

La versai nel liquido che quegli essersi usavano bere e dopo qualche ora tra strazianti dolori e urla li vidi tutti morire ai miei piedi...ero solo perso nello spazio infinito. Attratta dalla forza gravitazionale, l'astronave finì su Marte... su quel pianeta rosso e infuocato..non osai uscire...e decisi di attendere la morte.

Ma ancora forse una speranza c’era: nella sezione di trasmissione del veicolo immobilizzato trovai un televettore Teleclone Modello IV con le istruzioni per l’uso (disegni più che altro). Mi convinsi che il teleclone era la mia ultima speranza. Non avevo ormai nulla da perdere. Capii (o almeno lo speravo!!) le istruzioni: accesi il televettore, sincronizzai il raggio sul ricevitore Teleclone che è sulla Terra ed entrai nella cabina di trasmissione.

Ecco, amore..ancora mi rivedo in quella assurda e disperata scena...Metto a punto il trasmettitore, aziono gli interruttori giusti ed entro nella cabina:5,4,3,2,1, VIA! Il Teleclone, rapido e indolore, smonta il mio corpo, lo copia molecola per molecola e ne trasmette una copia sulla Terra; qui un ricevitore che i marziani avevano a suo tempo montato e nascosto, con i suoi serbatoi ben forniti degli atomi necessari, quasi all’istante in base alle istruzioni ricevute, genera …me!!! Apro il portello del trasmettitore e mi ritrovo nella atmosfera assolata e familiare della Terra!!!

Apparentemente non recavo alcuna traccia della lunga discesa teleclonica da Marte. Avevo evitato per un pelo una fine terribile sul pianeta rosso....Ero tornato sulla Terra alla velocità della luce...e subito nutrii la speranza di riabbracciare i miei cari...e rivedere Te!!!

Patty Tepesh Dracul
ancora con la lama tesa verso di lui lo fissa cercando di capire quelle parole che talvolta sembrano assurde...ma non lo sono più dell'esistenza di un vampiro o di un Lycan su questa maledetta Terra....ritrae la spada*

ecco perchè in te non riconosco l'uomo di allora, sei diverso nel corpo, nelle sembianze, ma non nell'Animo.....nei tuoi occhi riconosco l'Alexander di un tempo, e solo ora comprendo che non si trattò di tradimento, ne verso mio padre, ne verso il nostro Regno e tantomeno verso me....
Io continuai per la mia strada, accettai il mio destino e qualche anno dopo ricevetti da Lui l'eterna dannazione....

*prende la lama della Katana che ancora teneva saldamente e passandola sul palmo della mano la lascia scivolare tagliandolo.....gelido liquido inizia a colare sull'avambraccio nudo fin sul pavimento*...

Guarda Alexander
....guardami....neanch'io sono la donna di allora....nessun dolore dalla mia carne....ed il sangue che vedi è gelido e non è il mio...ma delle centinaia di vittime che i miei canini ed il mio oscuro essere ha fatto proprie.....e questo per merito di mio padre....sapendo chi fossi, mi hai ugualmente desiderata....
come hai fatto a trovarmi una volta giunto sulla terra?......del mio passato non esiste più nessuno....chi ti ha indirizzato a me.....

*pulendo la lama della katana dal suo stesso sangue la ripone*

ElizaBeth Inimă Basarab
‎*al ritorno dalla caccia ha la consuetudine di passare in visita, si avvicina e sente le voci della principessa e del guerriero, che negli ultimi tempi sembra essere molto caro alla sorella. senza volere sente tutta la straordinaria storia... e ricordando come anche Skelter fosse un vampiro venuto dallo spazio, bussa alla porta e domanda il permesso di entrare.
la voce della sorella non si fa attendere e dolcemente la invita, le sue narici percepiscono l'odore del prezioso e dannato sangue e le guarda il braccio, sul quale sotto ai suoi occhi si rimargina la ferita inferta con la Katana. Tutti i tasselli combaciano, il mosaico della vita e della non morte di Patty ha assunto una tinta ancora più magica, sorridendo commossa si avvicina a lei e l'abbraccia in silenzio*...quindi lui?...*domanda*

Patty Ţepeşh Dracul
‎*sorridendo alla sua amata sorella la stringe tra le braccia....nessuna Anima tranne Lei conosce la sua storia, fin dagli inizi...ne conosce le battaglie, le gioie i sorrisi e le lacrime....sempre al suo fianco non ha mai lasciato la sua ...mano, compagna e confidente con il suo immenso Cuore, ora è nuovamente li....testimone di un nuovo capitolo della sua dannata esistenza*

Liz, Cuore Mio....che gioia vederti...vieni accomodati...*l'accompagna verso il divano*.....so che hai percepito quel che accade....Lui.....si Lui.....è giunto a me dopo centinaia di vite....e sei stata tu mia adorata a ricongiungerlo a me.....*volge lo sguardo verso Alexander sorridendogli*

ElizaBeth Inimă Basarab
*solleva lo sguardo ed incrocia quello di lui, con un poco d'imbarazzo ricorda dove lo ha incontrato la pria volta e sorride al guerriero*.....mille vite e poi, avete trovato Lei...

Alexander Vayda
‎*la fragranza della campagna notturna e delle sue vittime è appiccicata ancora sui suoi indumenti e su di lei..mentre la osserva e ne ricambia con orgoglio lo sguardo resta estasiato a quel viso fiero che ora in questa forma dà le sue sembianze a una lesta cacciatrice..mentre allora, in quella circostanza che ora dovrà con imbarazzo ricordare, non fu capace se non di abbassare i suoi occhi....* si Signora..sorpreso di vedervi ma non nascondo che voi qui mi aiutate...

Patty Ţepeşh Dracul
*si siede accanto ad Elizabeth tenendo le mani della sorella fra le sue*...
Tesoro......Alexander mi stava raccontando in che modo è riuscito...dopo difficoltà....a rintracciarmi.....e sono sbalordita nell'apprendere che in parte è merito tuo....
*guarda il guerriero*....posso sapere come vi siete incontrati?

ElizaBeth Inimă Basarab ‎
*tossicchia e sussurra* in una toilette degli uomini...

Patty Ţepeşh Dracul ‎
*sgrana gli occhi fissando Elizabeth*....co...cosa?....una toilette degli uomini?...ma ...ma Liz!!!....*guarda Lui*.....Alexander!!......vorrei capirci qualcosa per cortesia....*sospira incredula*

Alexander Vayda
Amore...questo capitolo...che sembra essere molto caro a te in effetti termina ehm in un bagno pubblico per maschi...Ti ho già detto che ricaddi sulla Terra..era in Italia, in campagna, e più precisamente e sfortunatamente era in un pollaio.... Avevo sognato la calda atmosfera della mia amata terra...quando ecco ebbi un crollo.

Ero ancora bardato con l'armatura, unico indumento rimasto nell'astronave, e per tutto il giorno tenni duro là, stetti fermo senza farmi scoprire..fermo come una roccia, ma a poco a poco i nervi mi andavano in frantumi. Lì dentro non riuscivo proprio a stare. Sentivo le migliaia di becchi aguzzi che stridevano. Faceva 34 ° C e sui miei calzari c’era merda di gallina pigmea...cazzo! stavo per scoppiare a piangere di imbarazzo..doveva essere domenica perché non c'era nessuno in giro...

Da terra mi sedetti su una panchina per riprendere le forze. Il rumore del pollaio era terrificante. "E grazie che i matti si afferrano la testa", pensai. C’era una puzza sottile ma tremenda. Frammenti di piume galleggiavano ovunque. Rimasi curvo sulla panca, pronto a vomitare. Corsi alla toilette. Notai il water, connubio armonico di forme raffinate e vigorosa funzionalità, corredato di rotoli di carta così soffici che non presentavano le perforazioni per lo strappo.

Lo scarico del water produsse un rumore breve ma traumatico, una specie di gorgoglio in si bemolle alto tenuto, tipo disturbo gastrico su scala cosmica...ancora sensazioni spaziali, pensai...Visualizza altro

ElizaBeth Inimă Basarab
*ed io...* abbassa lo sguardo * avevo appena cacciato e la mia preda mi aveva vomitato addosso una zuppa di molluschi...ho visto un bagno pubblico e ho pensato di andare a lavare la mia veste.....*scuote il capo* non avevo fatto caso al fatto che fosse riservato agli uomini e non credevo che ve ne fosse uno, sino a che non ho sentito il rumore .....di lui che stava male *lo indica senza guardarlo*


Patty Ţepeşh Dracul
un pollaio?....*si porta una mano sul viso scuotendo la testa*......ma continua ad ascoltare quasi divertita pensando...credevo di aver visto tutto ormai....ed invece......

Alexander Vayda
Sì, stavo male...malissimo tanto da pensare di morire...insieme al rumore dello sciacquone arrivò una suzione così impressionante e potente da far paura... ma allo stesso tempo mi diede uno strano senso di conforto – il mio vomito più che rimosso sembrava risucchiato, e risucchiato a una velocità tale che faceva pensare che andasse a finire in un luogo così lontano ed essere immediatamente un’astrazione...era esattamente come il TELEVETTORE che avevo usato su Marte..ma ora si trattava di altra materia...il mio vomito appunto e forse anche la mia anima che si disperdeva nel water..!

Fu lì che per la prima volta da quando ero ricaduto sulla Terra mi vidi allo specchio. Il mio fisico era diverso, il mio corpo era notevolmente cambiato, più alto, i capelli erano di colore diverso, perfino la pelle ora più scura mi sembrava quella di un altro umano: solo gli occhi, la loro luce interiore erano rimasti invariati.

Fu ancora li che vidi, ai miei piedi, un giornale strapazzato e buttato là da qualcuno che aveva usufruito del water prima di me: notai un articolo di cronaca. Vi si parlava di vittime di un presunto vampiro, gente ritrovata impalata, morsa al collo e dissanguata ai bordi di una strada vicino a una tetra casa, dalle alte finestre e contornata da un altrettanto tetro muro di cinta, ove abitava una donna bella e misteriosa dal nome Patty Tepesh…. Ebbi un sussulto nel leggere quel nome!

Avvertii l'irresistibile desiderio di venirti a trovare, per vedere se l’incredibile potesse così inaspettatamente intrecciarsi al reale.. (Quando, successivamente, ebbi la ventura di trovarmi in quella strada, davanti a quella casa ove mi accompagnò Liz, tu uscisti di fretta dalla porta del muro di cinta e per un attimo, lungo quanto l’eterno, incrociasti i miei occhi: eri tu! Tu eri viva, o meglio eri non morta e a parte gli indumenti eri identica a come io ti ricordavo, a come ti avevo conosciuta più di mezzo secolo fa…).

E fu lì, incredibile a dirsi. sempre in quella fatidica toilette!!!, che per no sbaglio radicale, perché come ora ti ha detto Ella infatti per la fretta era entrata nel bagno per uomini e aveva imboccato proprio la porta che io per sbaglio avevo omesso di bloccare dall'interno) entrò una donna del luogo che poi appresi si chiamava Liz...una donna bellissima... questa donna! e che per giunta è tua sorella!!

Patty Ţepeşh Dracul
‎*sospira nell'ascoltare quella storia così incredibile quanto esilerante.....trattiene a stento una risata pensando al pollaio....e a Liz nel bagno degli uomini*......

è sovente che nel diurno gli esseri umani trovino carcasse e corpi di ...loro simili, dilaniati o prosciugati da Lycan e Vampiri....o chissà quale altra nefasta creatura....più di una volta la nostra antica Dimora è stata oggetto di articoli o addirittura spedizioni di paparazzi, per poter scoprire chi o cosa vi abitasse al suo interno....le nostre mura sono sempre riuscite ad arginare la curiosità di queste curiose creature......ma non sempre ci si riesce.....in questo caso è stato un bene.....

*si alza dirigendosi verso il camino*......mai avrei pensato di rivederti Alexander.....
e tu Liz.....tu sapevi?....perchè non mi hai detto che quest'uomo mi stava cercando?

ElizaBeth Inimă Basarab
no tesoro *ancora incredula*..lui non mi ha detto nulla di questa storia....mi ha chiesto di te solo dopo che siamo giunti qui e non mi ha mai fatto cenno al fatto che ti conoscesse prima....

Patty Ţepeşh Dracul
capisco....*le sorride*.....sono sicura che tu non sapessi nulla Tesoro...*le accarezza il viso*......

Alexander Vayda
‎*ora avverte il momento difficile* uomo...essere...persona...ecco, in realtà non so chi o cosa sono...fui smontato e rimontato atomo per atomo e di aspetto ormai assai diverso sono da com'ero...solo i miei occhi sono rimasti immutati, il resto è completamente rigenerato...
Anche la mia mente è stata ricomposta, ma ora io non solo ricordo perfettamente tutti i momenti della mia vita passata quando ero al servizio del padre di Patty in Romania, ma conosco molte altre cose..so come andrà il mondo..ho già vissuto la fine della Storia di questo pianeta perché l'ho vista come in un film e dal futuro sono tornato indietro...tutto questo è accaduto grazie alla straordinaria tecnologia adottata dagli abitanti di galassie lontane, che ora sto disperatamente cercando di ricostruire qui ben consapevole che non potrò cambiare il corso degli eventi, ma solo salvare me e la mia anima…

ElizaBeth Inimă Basarab
*le carezze della sorella si fermano nel momento di qull'ultima affermazione, lo guardano entrambe con incredulo sgomento, ma una parte di quel discorso l'ha veramente spaventata...non resistendo si alza in piedi e si avvicina al guerriero* Vorreste cambiare il corso della storia? vorreste intervenire sul destino dell'umanità??

Alexander Vayda
si si vorrei..perché cose orribili ho potuto vedere..ma non dispongo delle nozioni tecnologiche che mi occorrerebbero per..*riflette...* non so nemmeno se riuscirò quantomeno ad assicurare me stesso e la mia Anima (Patty Ţepeşh Dracul) così... che si verificherebbe nella Storia l'incredibile paradosso di un uomo-non uomo che ha visto la sua fine dal passato dopo essere stato proiettato in un tempo senza spazio e in uno spazio senza tempo..e vi assicuro, adorabile Liz, troppo tempo ora mi ci vorrebbe per potervi palesare tutto..altra occasione ci consentirà forse di poter elaborare strategie di intervento..*il suo sguardo è assente e allucinato che mai..suda..si riprende fissando la sua adorata principessa..* per ora ciò che mi premeva più di ogni altra cosa era svelare completamente alla mente di Patty il mio bizzarro segreto, pur correndo il rischio di vedere infranto il mio unico motivo di vita..il suo amore..e tuttavia molti dettagli ancora mancano a completare la mia storia...


Alexander Vayda
https://www.youtube.com/user/GiovanniBomollIT?v=fevjc1AK8go&feature=pyv

Patty Ţepeşh Dracul
‎*lo sguardo di Lei, dapprima fisso nel vuoto, ora si sposta sul volto del suo guerriero, ammirandone la forza ed il coraggio elargendo un dolce sorriso....*

Si Alexader, credo che l'ora sia tarda, la voglia di conoscere questo tuo lato mi indurrebbe a rimanere, ma io e Liz ora abbiamo bisogno di andare, l'alba si avvicina pericolosamente...

*raggiungendo alle spalle Elizabeth le mette le mani sulle braccia baciandole i capelli, sussurrandole*...tesoro, dobbiamo andare....
*poi dirigendosi con passo deciso verso Alexander lo abbraccia stringendolo a se*....
ti aspetterò mio adorato....
*sfiorandogli le labbra si dirige verso l'uscita con al fianco Liz*
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