SCHIAVITU’:
Patty Tepesh Basarab
Solcando le onde del mio mare
In tempesta….rimembro quanto
il tuo impetuoso essere mi
Riportava a queste acque cristalline…
Raggi lunari a risaltarne i riflessi
Creando giochi di luci ed ombre
Che vidi e riconobbi nei tuoi occhi
Glaciali ma pieni di passione…
Sulla mia pelle disegnasti percorsi
E tragitti con gelide mani ed unghie
Graffianti…lasciando solchi
Indelebili fin nell’anima oscura…
Bocche ardenti cercarono punti
Inesplorati su cui adagiarsi
Cibandosi di ciò che la natura donava
Sapori dolci ed estasianti…
Gelidi corpi compressi in abbracci glaciali
ad accender ardenti Desideri
in brucianti ansimanti abissi infernali...
denti acuminati percorrendo centimetri
di candida pelle, cercarono pulsanti sorgenti
dove affondare per appagare la bramosia
da cui rosso sanguigno fluido
ne sarebbe sgorgato, come cascate
interrotte da schiumose rapide…
al centro di quel vortice impetuoso
dove regnava la calma eterna
ci amavamo noi..anime desiderose
di una sublime insolente schiavitù.