Cosa fu per il mio, corpo quell’unione
in un lago di sangue..
Lo scontro finale di un rito
La vertigine nata da un salto nel buio
Un guerra fatta di baci, graffi, morsi
A scatenar vendetta e possesso…
Secoli a segnare il cammino
di vite ed anime, a rubar sogni e desideri
Per appagare il mio più recondito
Lugubre volere…per giungere
Ad una maledizione che soddisfai
in quest’unione di sensi..
Illuminata da quella luce amica
Che segnò il cammino da percorrere…
Istruì i miei pensieri, forgiò il mio essere…
Ora vedo ciò che voi non vedete
Sento voci che voi non percepite…
La passione è mia compagna
Su corpi caldi e vogliosi la soddisfo..
La lussuria è ciò che sono
posseggo e illanguidisco..
Il fascino è nel mio corpo
quel che si vede, eccita e lo si brama
Donatemi quel che siete
Concedetemi le vostre anime
Regalatemi i vostri corpi
Ne farò estasi e dannazione
Piacere e devozione…
erotismo ed eccitazione
ma ricordate… non abbiatene timore…
ed in un lago di sangue…
Farò mio…il vostro Cuore.