*passeggia sul palco..
ogni passo rimbomba e si amplifica per merito della perfetta acustica del luogo, riempiendo quel vuoto e quel silenzio....riflette su quel qualcosa che unisce ed immancabilmente accomuna i "comuni immortali"...si comuni, perchè in questa dimensione siamo comuni Anime...Nere per svariati motivi, ma uniti dalla stessa Dannazione...
Pensa e Ricorda...Valutando quel che Lei è d...a secoli..................pensa e ricorda*
ESTASI E TORMENTO DELLA DANNAZIONE
Al riparo dai raggi solari, debole e intorpidita, ho atteso impaziente ed assetata un nuovo crepuscolo.
Ho atteso il declino di un'altro infausto giorno; bramosa e avida dell'agognato vespro.
La mia fredda, opaca, bianca pelle comincia ora a tendersi,
... il bianco dei miei occhi ad irrorarsi di, ancora timide, violacee increspature; e più sarò preda della sete più inaspriranno il loro rossore.
Sento le ossa irrobustirsi... sento gli acuminati canini allungarsi e premere contro le mie labbra.
Le unghie già sporgono affilate pronte a lacerare morbide membra. Tutti i sensi, prima dormienti, ora esplodono in un'estasi orgiastica.
L'eccitazione è totale.
Merito dell'inarrestabile flusso incandescente che scorre violento nelle mie vene.
Quello stesso fluire che genera, alimenta e sfama il mio insaziabile e irrefrenabile desiderio di Sangue.
Non sono una sanguinaria, ma é del sangue che ho bisogno.
Per alimentare la dannazione che dimora in me
ho smesso ormai da tempo immemore di resistere al sangue umano.
Dal momento che ho detto addio alla mia anima mortale.
Nonostante la mia scarna, ma ammaliante e persuasiva apparenza umana, della comune mortale non conservo che un pallido ricordo.
Pallido come l'aspetto che dovrei avere se solo la mia immagine si riflettesse allo specchio.
Pallido come il ricordo di quello che ero ormai secoli or sono.
Della Donna che fui non conservo più nulla dal momento della dolorosa, convulsa, esplosiva trasformazione.
Dalla sanguinosa dialisi, dal mortale trapasso.
Il mio diurno letargo è svanito ancora una volta.
La temperatura sembra concedermi tregua dal glaciale torpore.
Il cuore ritrova un effimero naturale andamento….sensazione
Un'oscura, avvolgente, pregnante energia pervade il mio corpo.
Questi i vantaggi di una letargia che mi accompagna da sempre.
Dal mio primo viaggio dopo il Risveglio.
Dopo aver bevuto da chi mi ha generato.
Dal mio esordio da non-morta in questo triste e macabro palcoscenico che è la vita.
Una vita da mortale per i comuni esseri umani.
Una vita da eterna dannata tra estasi e tormento per una Vampira.
Ora... la Luna è alta in cielo.
Immobile, aspetto ma... la sete mi scuote dalle viscere.
Per chi ama la notte non c'è spazio per il giorno.
È giunto il mio momento. Comincia la caccia.
sto arrivando
Patty Ţepeşh Dracul (Prinţesă De Sânge)