TU IL MIO PECCATO
Torna in me prepotente il desio
mutarlo in parole e lasciarlo cadere
come gocce d’inchiostro rosso su una pergamena d’oro
La luce della notte taglia le mie pupille
la mia pelle, lascia e ritrova quell’emozione
Che mai fu più vera e prepotente
Mi abbandono alla stasi che si evolve
catturo nella mente ogni attimo
ogni sguardo mai tralasciato
mai casuale, ne trascurato
indagatore su lineamenti amati
mai carezza fu più ricercata
mai contatto fu più agognato
un abbraccio
un semplice abbraccio che cela un abisso
le mie labbra tremano d’irrequietezza
l’astratto pensiero che si fa istinto
e sulla carne prende vita e brucia
la mia lingua smuove onde di umida passione
su increspature di insaziabile peccato
che solo TU, potrai saziare.
PTD