Norma - il mio morso -

NORMAN i racconti della dimoraCondividi. Oggi alle 10.56
di Lisa Lambertini


Sotto il benevolo sguardo della luna, cerco la mia solitaria riflessione.
Assaporo senza vergogna le sensazioni portate dalla mia natura. Ogni cosa ha un colore, un odore un sapore ; mille sfaccettatute per ogni semplice granello di polvere.
Accoccolata tra i possenti smerli dei bastioni, osservo curiosa verso la torre.
Il mio udito finissimo coglie l’eco delle conversazioni che giunge dalla grande sala, posta nel corpo centrale della dimora.
Spesso però io mi rifugio qui, in cerca d’ispirazione per le storie che narro. Ma non sono sola, anche se discreta ed invisibile, godo della compagnia di un antico immortale, dalla natura riservata .
Anche se non si mostra, so che lui sta contraccambiando la mia attenzione.
Questo è un gioco che avviene ogni notte.
Sento su di me il suo sguardo scrutatore.
La mia è solo un curiosità ; non vi è nulla che non vada in quel misterioso e solitario vampiro.
Ogni volta che ve ne è stata la necessità, lui si è schierato al nostro fianco.
Spesso si reca in visita a Stephan, ma solo nelle stanze private, dove so bene, che sorseggiano lentamente il loro pregiato liquore, seduti davanti al camino acceso.
A volte la loro è una conversazione animata e profonda ; altre volte si limitano a fissare le fiamme che divampano e bruciano nel camino, metafora delle loro passioni e della loro anima..

Avverto improvvisa la presenza di mia sorella, la principessa Patty.
Arriva con passo aggraziato ed agile ; in un atletico gesto è seduta al mio fianco.
Senza che io le domandi la ragione della sua venuta, mi racconta che un’altro dei nostri ospiti mortali è entrato nelle schiere dei vampiri.
Stupita la guardo, domandandomi chi altri ha scelto la nostra strada.
Patty alla mia silenziosa domanda, sorride lieta e soddisfatta, indicandomi così che lei è la creatrice della nuova creatura.. poi aggiunge emozionata :

-si tratta di lady Norman-

Un sorriso sorge sulle mie labbra e sussurro divertita :

-oh ! bene, si è decisa.-

Non sono stupita, ricordo la conversazione avuta con lei e Jenny alcune settimane or sono.
Allora sia lei che Jenny, entrambe mortali, esprimevano il desiderio d’entrare nella nostra famiglia attraverso il bacio oscuro.
Quella volta, Lady Norman mi domandò cosa avrebbero dovuto fare per divenire immortali; a chi avrebbero dovuto chiederlo, chi avrebbe potuto fare.
La dolce Jenny mi domandò se potevo farlo io; terrorizzandomi.
Le spiegai che come neo vampira non ho la capacità di controllarmi e che l’avrei prosciugata e basta.
Mentre a Norman risposi:

- Non so....io sono arrivata a questo punto, per un desiderio condiviso da me e da coloro che si consideravano mie sorelle e mio fratello, nonostante la mia fragile umanità.
credo che dobbiate trovare un vampiro esperto, che ritenga le vostre esistenze a lui care....ma ponderate bene.....è una scelta irreversibile.-

a quella risposta, Norman mi ringraziò aggiungendo:

- Quando deciderò, sarà perchè lo vorrò con tutta me stessa! –

Quindi ha raggiunto entrambi gli obbiettivi, desiderarlo e trovare un vampiro che lo facesse senza ucciderla.
Mi compiaccio che lo abbia trovato proprio in mia sorella ; in lei troverà guida e sostegno in questo delicato momento d’addattamento.
Le domando solo :

-come ha vissuta, la propria morte ?!-

Patty mi risponde :

- era pronta, solo un pò spaventata ed emozionata.-

Spiega mia sorella con orgoglio, poi aggiunge :

- e’ entrata nelle mie stanze, anche senza che parlasse ho capito che era pronta.
Le sono andata incontro e posandole una mano sulla spalla, ho avvertito che anche se spaventata, era determinatamata.
L’ho condotta fino al divanetto, posto dinnanzi alla vetrata della mia camera -
Dicendole di non aver timore, desideravo metterla a suo agio -

Sospiro, immaginando che tumulto poteva esserci nel cuore della gentile amica mortale.
Lady Norman viene spesso in dimora, nonostante la sua fragile natura essa scherza con alcuni dei più spietati vampiri della dimora. Spesso lord Juri, feroce e seducente vampiro, si sofferma a conversare con la coraggiosa ed incosciente mortale, arrivando ad alitarle gelidamente sulla nuca ed ispirando il suo fragante profumo.
Il vampiro la paragona spesso ad un invitante stuzzichino ; anche lady Antonella si diverte a minacciarla.
Lady Norman per tutta risposta arriva scherzosamente in dimora, con borse piene d’aglio.
Anche se più volte io stessa le ho spiegato che non è l’aglio a repellere i vampiri, ma i fiori di questa pianta, lei ha continuato a portare i bulbi.
Lo fa quindi, non per infastidirci, ma per scherzare con il fuoco.
Mia sorella continua il suo racconto dicendomi che le aveva offerto da bere, per rasserenarla e che Norman curiosa aveva fissato la brocca domandando, dopo aver ringraziato :

- posso chiedere che cosa contiene la brocca? –

Ridacchio, questi mortali chissà cosa si aspettano da noi ; lo sappiamo bene che cosa loro possano bere e cosa li repelle ; anche Patty sorride alla mia esteranzione.
Le nostre risate hanno attirato l’attenzione del mio osservatore notturno e sento che anche lui ascolta interessato il racconto.
Patty mi riporta d’averle detto :

- sapevo del vostro arrivo, ho sostituito il prezioso nettare di cui mi disseto, con dei succhi tropicali e ghiaccio.
O preferite qualcosa di alcolico? -

Norman ridendo ha asserito che il succo va benissimo e che la stanza di Patty è bellissima.
Non posso che essere d’accordo con la nostra amica.
Patty ha un gusto orientaleggiante e nella stanza prevale l'aroma del fior di loto.

Dopoi convenevoli, Patty seria e attenta alle sfumature, le ha domandato :

- Siete giunta alla conclusione di desiderare la dannazione. Ne avete realmente ponderato tutti i pro ed i contro?...sapete che ci saranno non poche rinunce da fare-

Norman emozionata le ha risposto :

-Pronta, ho ponderato i pro e i contro,voglio essere dannata anch'io voglio divenire sorella di tutti voi,una creatura della notte.

Patty mi racconta d’averla fissata a lungo, affascinata dall'affermazione espressa con decisione e certezza.
Poi le ha risposto :

Mia cara, sono felice che abbiate deciso di far parte di questo mondo in cui avete vissuto fino ad oggi come mortale-

Poi alzatasi in piedi, l’ha invitata a fare altrettanto, porgendole la mano e sempre guardandola fissa negli occhi, per cogliere un'eventuale titubanza o ripensamento.
Non ha trovato nulla di ciò, vedendo invece fermezza e certezza, in quei grandi occhi castani.
Le ha infine domandato :

-Norman, se volete dirmi qualcosa.fatelo ora.-

la nostra amica mortale, era commossa.
Sulle sue guance Patty ha visto il delicato luccicchio di lacrime spontanee .
Norman decisa, ha sussurrato :

-procedete pure, donatemi il vostro bacio oscuro?addio luce e grazie di tutto !-


Patty ha osservato altrettanto commossa le calde lacrime solcare il dolce viso dell'amica, ne conosce l'emozione ed il motivo, più di una volta l'ha visto. Le si è avvicinata, accogliendola in un caldo abbraccio.
Ne ha sentito attraverso il tremito l’emozione e la paura, le ha accostato all’orecchio le labbra e le ha sussurrato gentile :

-Norman, mia adorata, tranquillizzatevi.
Lasciatevi andare al mio abbraccio. Non vi farò soffrire, non temete.

Assaporandone il profumo mortale, insinuatosi tentatore nelle narici;
Percependone il battito accelerato del cuore, delicatamente le ha infilato la mano destra sotto i profumati capelli e con una leggera pressione, le ha inclinato il capo verso destra, manifestandone le vene pulsanti
Ne ha assaporato per un’attimo l'aroma dolciastro, dopo di che le ha posato delicatamente i canini, con le punte sulla vena.
Norman in quel breve frangente ha avuto un brivido. Patty quindi in un colpo fulmineo le ha penetrato le carni, attingendo da lei quantitativi sostanziosi di caldo rosso nettare.
Un breve sussulto ha fatto barcollare la nostra amica, poi si è abbandonata tra le braccia di Patty.
penso a Norman, dolce e tenera amica, che tenendo gli occhi chiusi, languida e priva di dolore, in un dolce oblio, ha ricevuto la dannazione.
Forte della propria esperienza di secoli, Patty si è controllata.
Si è fermata, lasciandola con il cuore che ancora batteva e l’ha adagiata sul divanetto con estrema ed amorevole delicatezza.
Norman, pallida, quasi livida giaceva intorpidita e morente.
Le sue labbra esangui sussurrano un’invocazione d’aiuto, appena un lieve fiato e Patty con sollecita partecipazione le ha risposto :

- tranquilla mia cara. ora vi darò il mio sangue e risorgerete a nuova vita.-

Dopo di che, con l'unghia affilata si è recisa il polso e la vena sottostante, facendo sgorgare dal fine taglio il nero sangue nero di dannazione. Ha posto il polso sulle labbra e Norman ne ha attinto con sempre maggiore vigore e d intensità.
I suoi occhi persi nel piacere e nell’estasi, hanno cambiato colore e Patty, vedendo che la natura dell’amica è mutata, ha scostato il braccio e l’ha invitata a lasciarsi andare e abbandonarsi alla morte umana, senza timore e assaporandola in attesa risveglio.
L’ha rassicurata dicendole che, varcata la soglia e destatasi, l’avrebbe trovata al proprio fianco.
Fiduciosa Norman si è abbandonata alla morte, percependo però già la nuova vita in se.

Patty tace ed io, sospiro.
Nella notte ci giunge l’co di un ululato da lontano e la luna immutata ed immutabile, continua a vegliarci dall’alto.
Per noi e la nostra nuova sorella, nulla cambierà mai, eternamente qui ad osservare dagli spalti il lento incedere del mondo.
Alzo lo sguardo verso la torre, pronta ad incrociare lo sguardo con il suo abitante, ma messer Alaine non è più lì, ora che il racconto è finito è uscito a caccia.
Mi alzo e con le pallide mani d’immortale, mi liscio le pieghe dell’abito.
Patty mi sorride ed in riflessivo silenzio, raggiungiamo i nostri ospiti, nostra sorella Keilani e il principe, nostro adorato fratello.
Dobbiamo annunciare la nascita di una nuova immortale.